Cicloturismo: da Passau a Vienna lungo il Danubio – parte 3

Ad Agosto 2013 io e Giulia abbiamo pedalato sulla ciclovia del Danubio, da Passau a Vienna.
Si tratta senza dubbio del percorso cicloturistico più bello su cui abbiamo inforcato le nostre biciclette.

Pubblico in questo post e nei successivi il diario giorno per giorno di quella splendida vacanza.

[Qui la prima tappa]
[Qui la seconda tappa]


 13 Agosto 2013: Passau – Schlögen – Aschach

La sveglia puntata alle 6 del mattino. Quando suona ci accorgiamo del tempo schifoso e piovoso che ci aspetta di fuori.
Decidiamo subito di rinviare la sveglia di un’oretta e attendere che il meteo migliori. Quando ci svegliamo definitivamente è ancora grigio, freddo e leggermente piovoso ma la situazione sembra intenzionata a migliorare.

La colazione è ricca, invitante e ben assortita. Facciamo il pieno di carburante e prepariamo le bici al nostro/loro primo giorno di questa nuova avventura.

Giulia pronta alla partenzaDurante le prime ore è necessario riprendere confidenza con la strada e con i rumori del nostro destriero. L’inizio del viaggio permette al sellino di scavare la sua impronta sui nostri culi in modo che siano a loro agio nei giorni a venire.
Decidiamo di non strafare e di lasciare alle gambe la decisione sul dove fermarsi.

L’inizio è brillante da parte nostra (maciniamo strada a più di 20 km all’ora di media) e molto meno brillante dal punto di vista del clima. Pedalando ci scaldiamo ma il grigio ci accompagna. Inoltre il primo pezzo di ciclabile non è nemmeno bellissimo dato che costeggia una strada trafficata. Il rumore delle macchine e l’odore di smog rendono il tutto ancora più mesto.

Poco dopo la civiltà sfuma via e rimaniamo soli in compagnia del Danubio e della sua ampia vallata bucolica e poco abitata.
Procediamo lesti fino al famoso Schlögen, il tratto dove il fiume compie una maestosa piega ad S tra le colline circostanti.
Attraversiamo con un piccolissimo battello, dedicato ai turisti in bici, in compagnia di altri ciclisti. Pedaliamo per qualche kilometro sulla sponda sud e pranziamo nel tranquillo villaggio di Inzell, proprio di fronte alla seconda ansa del fiume.

R1 Donauweg - AschachAbbiamo già percorso 45 km ma l’energia e la voglia di proseguire non ci mancano. Uno sguardo alla cartina e vediamo che la successiva meta papabile è Aschach, in prossimità del ponte che ci riporterà sulla sponda Nord.
Ci separano dalla fine della prima tappa altri 22 km.

Pedaliamo più lenti, un po’ stanchi e affaticati. Quando la voglia di stare in sella comincia a scemare incontriamo l’ufficio del turismo di Aschach. Una gentile signora ci mostra gli alloggi disponibili e ne scegliamo uno di nostro gradimento. Più che una camera (Zimmer) si tratta di un appartamento tutto per noi. Ottima scelta.

Dopo esserci sistemati gironzoliamo nel paesello che si presenta pittoresco, colorato e molto vivace. Ceniamo in un semplice ristorantino sul fiume e poi a letto.

Km tappa: 67
Km totali viaggio: 76

Cicloturismo: da Passau a Vienna lungo il Danubio – parte 2

Ad Agosto 2013 io e Giulia abbiamo pedalato sulla ciclovia del Danubio, da Passau a Vienna.
Si tratta senza dubbio del percorso cicloturistico più bello su cui abbiamo inforcato le nostre biciclette.

Pubblico in questo post e nei successivi il diario giorno per giorno di quella splendida vacanza.

[Qui la prima tappa]


 12 Agosto 2013: da Monaco a Passau in macchina

Passau ed i tre fiumi

Sveglia, doccia, colazione frugale e un saluto al nostro caro ospite.
Poi ci dirigiamo al futuro luogo di lavoro di Giulia con curiosità e un po’ di emozione.
Se la sbriga in fretta ed esce con un certezza: il 2 Settembre sarà una lavoratrice monacense!

Partiamo alla volta di Passau con la fida Biemwa e visti i problemi di stabilità delle bici, decidiamo di prendere la strada più lenta. Attraversiamo bellissimi paesini e paesaggi collinari pieni di coltivazioni e bestiame. Tutto molto pittoresco ed idilliaco.

Laz si riposa lungo l'InnDopo poco più di due ore arriviamo a Passau. Parcheggiamo lontani dall’albergo in modo da poter lasciare la macchina in una tranquilla stradina residenziale. Scarichiamo le bici, purtroppo piuttosto segnate e ammaccate, e andiamo a fare il check-in. Passiamo il pomeriggio a visitare questa bellissima cittadina circondata da due grandi e maestosi corsi d’acqua, l’Inn ed il Danubio, ed un piccolo fiume, l’Ilz. L’incontro tra queste tre diverse acque, che per alcune centinaia di metri non ne vogliono sapere di mescolarsi tra loro, crea un effetto molto suggestivo.

Giulia pregusta la cena

Cena in un semplice ma carino ristorante asiatico di tipo Wok. Piatti molto economici ma saporiti e sostanziosi. Perfetto!

Da domani si comincia a pedalare, finalmente.

Cicloturismo: da Passau a Vienna lungo il Danubio – parte 1

Ad Agosto 2013 io e Giulia abbiamo pedalato sulla ciclovia del Danubio, da Passau a Vienna.
Si tratta senza dubbio del percorso cicloturistico più bello su cui abbiamo inforcato le nostre biciclette.

Pubblico in questo post e nei successivi il diario giorno per giorno di quella splendida vacanza.


11 Agosto 2013: da Limbiate a Monaco in macchina

Vecchia BMW e biciPartenza da Limbiate alle 11 con biciclette montate sul portabici.

Il viaggio non è dei migliori e si procede lentamente, sia a causa del traffico sia della continua preoccupazione di perdere il prezioso carico.

Infatti, a causa dell’inesperienza e dei mezzi di fortuna, le biciclette non sono fissate in modo molto stabile. Aumentando la velocità in autostrada si inclinano notevolmente verso l’esterno della macchina. Immaginatevi lo stress di dover continuamente tenere il tutto sotto controllo nello specchietto retrovisore con l’angoscia di ammazzare qualcuno.

Dopo 6 ore e mezza arriviamo a Monaco. Parcheggiamo sotto casa del nostro caro amico e squisito ospite (casa sua è soprannominata la Locanda del Vecchio Porco)  e ci avventuriamo a piedi per la città, toccando zone conosciute e altre meno note.

Poi di corsa a cena con l’allegra combriccola monacense più qualche new entry (per noi). E soprattutto la vera novità: il piccolo Emilio!!! “Piccolo” mica troppo: sembra già grande nonostante non abbia nemmeno un mese.